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.: DA VEDERE A BOLZANO
 Nella Provincia di Bolzano vi sono 176 bacini d’acqua naturali con lunghezza maggiore o uguale a 100 metri. Gran parte di tali bacini si trova a quote superiori ai 2000 m. I laghi naturali con una superficie maggiore di 5 ettari sono 13: di questi solo tre (il Lago di Caldaro, ted. Kalterer
 See, e i due laghi di Monticolo, ted. Montiggler Seen) sono situati al di sotto dei 1000 m. I restanti 10 laghi maggiori sono il Lago di Anterselva (ted. Antholzersee), lago di Braies (ted. Pragser Wildsee), il lago di Carezza (ted. Karersee), il lago di Costalovara (ted. Wolfsgruben) , il lago di Dobbiaco (ted. Toblacher See), il lago di Favogna, (ted. Fennberber See), il lago di Fiè (ted. Völser Weiher), il lago di Santa Maria (ted. St.Felixer Weiher oppure Tretsee), il lago di San Valentino alla Muta (ted. Haidersee), il lago di Landro (ted. Durrensee) ed il lago di Varna (ted. Vahrner See).
 Vi sono anche laghi artificiali, alcuni dei quali di dimensione ragguardevole. Tra i principali ricordiamo il Lago di Resia (ted. Reschensee), il Lago di Zoccolo (ted. Zoggler Stausee), il Lago di Fortezza (ted. Franzensfester See), il Lago di Rio di Pusteria (ted. Mühlbacher See) e il Lago di Valdaora (ted. Olanger Stausee).
 Il Lago di Anterselva (ted. Antholzer See) è un piccolo lago alpino situato a 1642 m nella Val di Anterselva (una laterale della Val Pusteria, E' situato all'interno del Parco Naturale Vedrette di Ries, nel territorio comunale di Rasun Anterselva(BZ), a circa 97 Km da Bolzano.
 Attorno al lago sorgono alcune Opere dello Sbarramento Anterselva Mezzavalle-Lago di Anterselva del Vallo Alpino in Alto Adige.
Parco Naturale Vedrette di Ries
 Tra i parchi naturali dell'Alto Adige il Parco Vedrette di Ries - Aurina è quello che presenta il maggior numero di ghiacciai, anche se quelli degni di nota sono limitati ai soli versanti settentrionali. Nel 1873 il ghiacciaio Vedrette di Ries copriva con una spessa calotta di ghiaccio tutto il vasto anfiteatro tra il Monte Nevoso ed il Collalto. Attualmente in seguito ai processi di scioglimento il ghiacciaio si è ridotto a tre sole vedrette. Il progressivo ritiro dei ghiacciai consente di osservare "dal vivo" esempi significativi della geomorfologia glaciale, come ad esempio i diversi tipi di morene, i massi erratici, le rocce montonate, i laghi glaciali e l'attività erosiva delle acque. Su superfici di limitata estensione, si possono infatti osservare processi verificatesi su vasta scala al termine dell'era glaciale.
 Il Lago di Braies (ted. Pragser Wildsee) è un piccolo lago alpino situato in Val di Braies (una laterale della Val Pusteria) a 1496 m nel comune di Braies (BZ), a circa 97 Km da Bolzano.
 Il lago giace ai piedi dell'imponente parete rocciosa della Croda del Becco (ted. Seekofel m. 2810) e si trova all'interno del Parco naturale Fanes-Sennes-Braies. E' uno dei laghi più profondi della provincia di Bolzano. La sua origine è dovuta allo sbarramento per frana del Rio Braies. Per il colore blu intenso delle sue acque limpide e per l'incantevole scenario naturale in cui è immerso, il lago è meta turistica apprezzata.
 Il Lago è il punto di partenza dell'Alta via n° 1 delle Dolomiti detta la classica che arriva a fino a Belluno ai piedi del Gruppo dello Schiara.
 Il Lago di Resia (ted. Reschensee) è un lago alpino artificiale situato in val Venosta a 1498 m nel comune di Curon Venosta (BZ), a circa 110 Km da Bolzano e a nord del vicino Lago di San Valentino alla Muta. Con la sua capacità di 120 milioni di metri cubi è il lago più grande dell'Alto Adige.
 Presso il passo di Resia si trovavano tre laghi naturali: il lago di Resia, il lago di Curon detto anche lago di Mezzo (ted. Grauner See o Mittersee) e il lago di San Valentino alla Muta. La creazione di una grande diga nel 1950 unificò i primi due precedenti laghi e sommerse l'antico abitato di Curon Venosta che venne ricostruito più a monte. 163 case e 523 ettari di terreno coltivato a frutta furono sommersi. Se ne ricavò il bacino dell'attuale lago, lungo 6 Km e largo 1 Km nel punto di massima larghezza. La cima del vecchio campanile di Grauno emerge dalle acque ed è tuttora visibile.
 Il lago di Rio di Pusteria (ted. Mühlbachersee) è un bacino artificiale posto nelle immediate vicinanze del paese di Rio di Pusteria (ted. Mühlbach).
 La diga che sbarra il percorso naturale del fiume Rienza fu costruita nel 1940 per sopperire ai crescenti bisogni energetici. Il suo progetto fu elaborato parallelamente a quello della diga sull'Isarco che generò il lago di Fortezza. Si venivano così a creare due invasi per convogliare le acque (anche attraverso tunnel sotterranei) verso la centrale idroelettrica di Bressanone. Sopra la diga è stato costruito un ponte che è l'unica via d'accesso al paese di Rodengo (ted. Rodeneck), e all'omonimo castello .
 Le Cascate in Alto Adige sono diverse e si trovano sututto il territorio, data la montuosità del territorio delle Alpi dolomitiche.
 Per le temperature critiche invernali, le cascate d'inverno, ghiacciandosi, diventano delle pareti verticali, che molti alpinisti sfidano a scalare.
Principali cascate in Alto AdigeM
Cascate di Stanghe, a Racines, nei pressi di Vipiteno
  • Cascate di Riva, a Campo Tures, in Valle Aurina
  • Cascate di Vandoies, a Vandoies, in bassa Val Pusteria
  • Cascata di Parcines, a Parcines, in Val Venosta. e' la più alta dell'Alto Adige
  • Cascate di Stieber, a Moso, in Val Passiria
  • Cascata di Imst, in Val Passiria
  • Cascate di Stulles, vicino al Passo del Rombo
  • Cascate Nardis, in Val di Genova, nel Parco Adamello-Brenta
  • Cascata all'inferno (ted. Cascata Pflerscher Höll), in val di Fleres, al Brennero
  • Cascate della val di Fleres, al Brennero
  • Cascate Gampelefall, a nord di Fortezza (BZ)
  • Cascata Schnatzgraben, sulla Plose, a Bressanone
 L'area dolomitica si estende per il 75% della sua superficie nella provincia di Belluno e, per il restante, nelle province di Bolzano, Udine, Pordenone e Trento.
 Le Dolomiti devono il loro nome a Dieudonné Dolomieu, geologo che scoprì le proprietà della dolomia, una roccia calcarea composta esclusivamente di dolomite, un minerale abbondantissimo su queste montagne. Contrariamente ad altre zone calcaree, le Dolomiti non hanno quasi grotte in quanto il fenomeno carsico è praticamente inesistente.
 Le Dolomiti sono caratterizzate dalla cime a forma di guglie alte anche diverse centinaia di metri. La cime più alta è la Marmolada, con 3342 m. La roccia si presta bene alla pratica dell'alpinismo (roccia).
Alpi
 Le Alpi sono la catena montuosa più importante d'Europa; si estendono tra l'Italia settentrionale, la Francia sud-orientale, la Svizzera, il Liechtenstein, l'Austria, il Sud della Germania e la Slovenia. Quale centro del continente agiscono da diaframma culturale delle varie aree delimitate dalla catena stessa. La loro più alta cima è costituita dal Monte Bianco che con i suoi 4.810 m è considerato anche il tetto d'Europa; seguono il Monte Rosa (4.634 m), il Dom (4.545 m), il Weisshorn (4.505 m) e il Cervino(4.476 m); altre vette sono il Gran Paradiso, il Bernina e il Monviso.
 Con una lunghezza di 23 chilometri e uno spessore di 900 m a Konkordiaplatz, il Ghiacciaio dell'Aletsch è stato il primo sito naturale dell'arco alpino ad essere integrato nel patrimonio mondiale dell'UNESCO.
 Va considerato che dal Colle di Cadibona al Passo Vrata si estende non tanto una semplice catena montuosa come può essere intesa in senso stretto, ma una serie di più catene che si possono definire sistema montuoso alpino oppure appunto, semplicemente, Alpi.
Piramidi di Plata
 La Piramidi di Plata sono delle piramidi di terra, e si trovano a Plata, nel comune di Perca, vicino a Brunico, in Alto Adige.
 La zona dell’erosione si trova ad un’altitudine dai 1550 ai 1750 metri. Ciò che impressiona delle piramidi di Plata è la loro selvatichezza, che fa tornare in mente allo stesso tempo anche la loro fragilità.
 Le Piramidi di Plata fanno parte dei più bei monumenti naturali di tutto l‘Alto Adige, assieme alle piramidi di Renon, e meritano sicuramente una visita,
 Il Vallo Alpino Littorio in Alto Adige è un sistema di fortificazioni di difesa, eretto contro la Germania, tra gli anni 1939 e 1942.
 Oggigiorno con più di 300 bunker, è un silenzioso, ma anche un importante, monumento dell'epoca fascista; diversamente dagli altri Valli Alpini costruiti in Italia, a difendere i confini contro i nemici, il vallo alpino dell'Italia di Mussolini, era stato eretto contro il suo potente alleato e amico Hitler, con il quale l'Italia aveva stipulato un mutuo accordo di fedeltà: il Patto d'Acciaio.
 La catena di fortificazioni non ha dovuto tuttavia garantire la resistenza a nessuno serio attacco, in quanto non ha mai ricevuto il battesimo di fuoco.
 Nel periodo del dopoguerra, precisamente dal 1948 fino al 1992, alcune di queste fortificazioni furono riutilizzate contro la minaccia rappresentata dal Patto di Varsavia.
 Recentemente le opere del Vallo Alpino in Alto Adige sono passate alla Provincia autonoma di Bolzano.
Torre del Capitano
 La Torre del Capitano è quanto resta di Castel Branzoll
 Costruita dai signori di Sabiona, passò poi (1309) ai vescovi di Bressanone, che vi posero (nel XIV secolo) la sede del loro capitano (da cui l'appellativo).
 Il castello così come lo si vede oggi è frutto di una libera ricostruzione avvenuta tra la fine del XIX secolo e il 1930. Di originale resta appunto soltanto la torre, l'unica parte della costruzione ad aver resistito al disastroso incendio del 1671, cui seguirono due secoli di pressoché totale abbandono.
 Il Castello di Brunico è un castello che si erige sopra una collina nel centro storico del paese di Brunico in Val Pusteria, in Alto Adige.
 Il castello di Brunico fu fondato nel 1251 dal Principe Vescovo di Bressanone Bruno von Kirchberg. Dato che la Contea della Val Pusteria fu donata nel 1091 dall’ imperatore Enrico IV al Principe Vescovo di Bressanone, i Principi Vescovi di Bressanone andarono perdendo il loro potere temporale. Per preservare quindi quello che gli era rimasto, fu costruito il Castello di Brunico.
 Diverse case hanno ancora oggi i muri del periodo della fondazione della città, nonostante siano passati diversi secoli.
 Il castello è quindi facilmente accessibile, con una passeggiata sopra ad una collina che si erige sopra la città. L'ingresso è costituito dal portone meridionale, dove un tempo si entrava grazie ad un ponte levatoio.
 All'interno il castello ha un cortile con una torre circolare, dove una scala dà accesso agli ambienti superiori.
 Nell'ala di destra si sono gli alloggi dei vescovi, mentre nell'ala di sinistra si trovano l'appartamento dell'amministratore e gli alloggi del personale.
Castello di Castelbello
 Il Castello di Castelbello (talora semplicemente Castelbello, ted.: Schloss Kastelbell), è uno dei castelli che sorge nel comune di Castelbello-Ciardes, in Val Venosta.
 La prima traccia del nome del castello si ebbe nel 1238. Il castello fu eretto dai signori von Montalban. Questa stirpe nobiliare fu dopo il 1200 successivamente sconfitta dai Conti di Tirolo.
 Fu così che il Castello passò di proprietà dei Principi di Tirolo.
 Successivamente, dal 1300 circa il castello fu sede giudiziaria.
 In seguito ad alcuni scambi di proprietà, nel 1531 il castello divenne di proprietà degli Hendl, che ristrutturarono il castello e lo allargarono in alcune parti.
 Castel Fingeller è una rovina sulla strada che da Bolzano sale verso Sarentino.
 Del castello si sa molto poco, e perlopiù si ha a che fare con congetture. Secondo Friedrich-Wilhelm Krahe si tratta di una costruzione della metà del XII secolo.
 La costruzione è difficilmente raggiungibile. Restano visibili un muro principale (spesso 180 centimetri) con le feritoie, e parte del muro di cinta (120 cm). La costruzione non doveva essere molto grande e - secondo Marcello Caminiti [2] - doveva comporsi di un seminterrato, un primo piano e, probabilmente, una soffitta.
 Sia Krahe che Caminiti concordano nell'ipotizzare che il castello sia stato abbandonato sin dal 1300. Tuttavia ad una analisi più approfondita, le feritoie rivelano di essere state progettate per armi da fuoco, e quindi la loro costruzione sarebbe successiva. Ad ulteriore conferma di questa ipotesi interviene poi lo stesso Krahe: secondo lui, infatti, il castello sarebbe quel castel Walbenstein di cui non si hanno notizie. Tuttavia quel castello viene raffigurato (perfettamente in piedi) in un affresco di castel Roncolo del 1390.
 Del sentiero che portava al castello non c'è più traccia, per raggiungere le rovine bisogna affrontare una breve arrampicata.
Castel Juval
 Castel Juval (o Juvale, ted.: Schloss Juval) è un castello medievale che si trova all'imbocco della Val Senales, sopra l'abitato di Naturno, ma nel comune di Castelbello-Ciardes, a 1000 metri s.l.m. circa, in provincia di Bolzano. Deve il suo nome al nome latino della montagna, Mons Jovis (monte di Giove).
 La più antica testimonianza risale al 1278, quando era proprietà di Hugo von Montalban. La sua costruzione risale probabilmente ad una trentina di anni prima. Dal 1368 appartenne ai signori di Starkenberg, e nel 1540 passò ai Sinkmoser. Quello fu il periodo di massimo splendore per il maniero.
 Il Castello della Strada (in lingua tedesca Strassenberg), è un piccolo castello che si trova vicino al centro abitato diNovale, vicino a Colle Isarco, frazione del comune del Brennero, in Alto Adige.
 Il castello venne costruito nel tredicesimo secolo e all'inizio fu feudo dei Vescovi di Bressanone. Poco dopo però il castello passò nelle mani dei Conti del Tirolo, che lo affidarono a diverse famiglie nobiliari sudtirolesi.
 Il castello doveva avere 2 ponti levatoi e circondato da mura, ma di queste mura oggi è rimasto solo parte del muro di cinta, con cammino di ronda e merli, la torretta d'ingresso e il mastio rettangolare.
 =Il castello fino a pochi anni fa è stato lasciato in stato di abbndono, ma negli ultimi anni è usato da un contadino locale (forse il proprietario) come magazzino.
 La particolarità di questo castello è che , nelle sue viscere è stata scavata una grande caverna, che rientra nel progetto di fortificazione dello sbarramento di Tenne-Novale, del Vallo Alpino in Alto Adige. L'opera in questione è l'opera 19.
 Accanto al castello si trova anche un piccolo stagnetto.
 Castel Valle o Castel Fahlburg è un castelletto medievale nell'abitato di Prissiano, frazione di Tesimo (BZ).
 Fu costruito sicuramente nel XIII secolo: le prime testimonianze sono del 1280, quand'era di proprietà della famiglia Zobl. Passò poi nel corso dei secoli ai Werberg e agli Schlandersberg, finché - attorno al 1600 - fu acquistato dai conti Brandis. Attorno alla metà del secolo lo fecero rinnovare completamente, dandogli l'aspetto attuale. Gli affreschi (di Stefan Kessler) e le stufe di maiolica risalgono a quel periodo (e sono state restaurate negli ultimi decenni).
 Fu residenza di villeggiatura, ma servì anche come palazzo di giustizia. Tra queste mura Jakob Andrä Brandis scrisse Geschichte der Landeshauptleute von Tirol (Storia dei principi del Tirolo), considerata la prima opera di storiografia tirolese.
 È ancora di proprietà della famiglia Brandis, che affitta le sale in occasione di feste e matrimoni.
 Castel Leone è un castello medievale sopra Lana (BZ). Si trova sulla strada che porta al passo Palade, che unisce il Burgraviato alla val di Non.
 Fu eretto in una posizione particolarmente felice, da cui si domina tutta la vallata che scende verso l'Adige, dagli antenati della famiglia Brandis intorno al 1200; ed ancora oggi (sebbene sia disabitato) appartiene a quella stessa famiglia: cosa estremamente rara nella solitamente travagliata storia di passaggi di proprietà dei castelli altoatesini, e che lo accomuna all'altro castello di famiglia, Castel Brandis, sempre a Lana.
 Eppure i Brandis furono sul punto di perdere le loro proprietà, quando si schierarono contro Mainardo II venendo infine sconfitti. Ma Ildebrando, il capo famiglia, ebbe l'accortezza di sottomettersi a Mainardo e di offrirgli le due fortezze. Il conte di Tirolo fu colpito dal gesto e le ridiede in feudo ai proprietari originari.
 A metà del XV secolo il castello fu semidistrutto da un incendio, ma fu fatto riedificare e ampliare (e da qui derivano le caratteristiche rinascimentali del palazzo signorile).
 Reinegg, è un castello medievale che si trova poco ad est del paese di Sarentino (BZ).
 Il mastio e la cappella risalgono al XII secolo, ma non sono da escludere costruzioni antecedenti. Caratteristica di questo maniero è il fatto che - nella sua conformazione originaria - il palazzo aveva un'unica grande sala, ornata da colonne gotiche. In questa sala si ha notizia di una grande festa per le nozze della figlia del castellano - signore di Velturno - con Alberto di Mazia, nel 1265.
 La torre di ingresso merlata riporta gli stemmi della casa d'Austria e dei Tirolo.
 Dopo i Velturno, il castello cambiò più volte proprietà. Nel 1635 fu acquistato dai Wagner di Bolzano, una famiglia di commercianti, che dal 1681 si fecero chiamare conti di Sarentino. Il castello rimase di proprietà dei conti di Sarentino fino al 1963, quando fu acquistato dalla famiglia Vergerio.